Barzellette Pierino

A scuola c’è la maestra che spiega agli alunni: “Il pero ci da la pera, il melo ci da la mela, ……”
Ad un certo punto, Pierino alza la mano e la maestra gli domanda: “Cosa c’è Pierino, vuoi sapere perché il fico non ci da la fica ?” “No signora maestra, vorrei sapere perché i FINOCCHI CI DANNO IL CULO ?”

A scuola Pierino alza la mano: “Signora maestra posso andare a casa? Ho un disturbo sessuale!”
La maestra con un sorriso: “Vai pure Pierino!” Passano due giorni e di nuovo: “Signora maestra posso andare a casa? Ho un disturbo sessuale!” La maestra ci ride anche questa volta e lo manda via. Finché la terza volta quando Pierino le chiede di andarsene per un disturbo sessuale lei lo prende in disparte ed un po’ preoccupata gli dice: “Ma ne hai parlato a casa?”
“A casa? No veramente no!” “Allora dillo pure a me, vieni. Cos’è questo disturbo sessuale?”
“Niente, è che a me a stare a scuola mi girano i coglioni!”

Allo zoo la famigliola, composta dal babbo, la mamma e Pierino, dopo un lungo giro, si trova d’innanzi alla gabbia degli elefanti. Il bimbo molto sorpreso, rivolgendosi alla mamma chiede:
“Mamma cos’è quel coso così grosso tra le zampe posteriori dell’elefante?”
La mamma imbarazzata nel dover spiegare le dimensioni dell’organo sessuale dell’animale in erezione, mormora: “Niente Pierino, non è niente di speciale.” Non soddisfatto della risposta il piccolo chiede al padre, il quale suggerisce di chiedere alla mamma. “Ma l’ho già fatto!”
“E cosa ti ha risposto?” “Che non era niente di speciale.” E l’uomo tra se e se:
“Ehh… l’ho abituata troppo bene quella donna.”

Autostrada, padre e figlio hanno urgenza di andare in bagno. Immediatamente si fermano in una zona boscosa e scendono dalla macchina, il padre apre la cerniera, il figlio apre la cerniera, il padre mette la mano dentro la patta, il figlio mette la mano dentro la patta, il padre cerca, il figlio cerca, il padre cerca, il figlio lo tira fuori, il padre cerca, il figlio fa pipì, il padre cerca, il figlio lo sgrulla, il padre cerca, il figlio lo rimette dentro, il padre cerca, il figlio chiude la cerniera, il padre cerca, il figlio va verso la macchina, il padre cerca, il figlio si gira verso di lui e chiede : “Ah papà ma che stai a fare?” “Pierino lasciami perdere, dove mette le mani tua madre non si trova mai niente.”

La maestra agli alunni: “E adesso voglio sapere da ciascuno di voi il nome di un oggetto commestibile.” Angelo: “Ehm, panino, signora maestra!” “Bravo! E tu, Alessandro?” “Gelato!” “Bravo! E tu, Pierino?” “Lume!!” “LUME!! Come LUME! Ma ti pare mai possibile mangiare un lume?” “Come no, maestra! Ogni sera prima di addormentarmi sento sempre il babbo che dice alla mamma: – Pina, spegni il lume, che te lo metto in bocca!!”

La maestra a Pierino: “Che lavoro fa la tua mamma?” “La sostituta.” “La sostituta? Ma che lavoro è?” “Eh, scende in strada, arriva una macchina, la carica vanno a farsi un giro poi tornano. Arriva un’altra macchina…” “Pierino… mi spiace… ma si dice prostituta.”
“No, quella è mia sorella che non può uscire perché ha la febbre !”

La maestra chiede agli alunni: “Chi mi sa dire una parola con la C ?” Pierino alza la mano…
Dimmi pierino… “CAZZO, signora maestra…” “Pierino ! Maleducato che non sei altro…siediti !
Allora ragazzi, chi mi sa dire una parola con la U ?” Pierino si alza in piedi…”UCCELLO !” e segna con le mani l’inguine… “Basta Pierino ! Basta ! Su bambini, una parola con la N ?” Pierino interviene…”NANO !” “Bravo Pierino, come mai ti è venuto in mente il Nano ?”
“Perché il nano, ha un CAZZO LUNGO COSI !”

La maestra in aula: “Vi pongo un problema: sul ramo di un albero ci sono otto uccellini; arriva un cacciatore, spara e ne abbatte tre; quanti uccellini rimangono? Prova tu, Giuseppe”. E Giuseppe: “Mah, secondo me ne rimangono cinque!”. “E tu, Pierino? Secondo te, quanti uccellini rimangono?”. E Pierino: “Secondo me, non rimane nessun uccellino!”. E la maestra: “Nessuno? E perché?”. “Perché se il cacciatore spara e uccide tre uccellini, gli altri volano via, e non ne rimane nessuno”. La maestra: “No, Pierino, la risposta è sbagliata. Però il tuo ragionamento mi piace!”. Allora Pierino chiede di poter fare lui una domanda alla maestra e chiede: “Sedute su di una panchina ci sono tre donne che stanno mangiando tre coni gelato. La prima lo sta mordicchiando, la seconda lo sta leccando e la terza lo sta succhiando. Quale delle tre donne è sposata?”. La maestra è scandalizzata, ma dopo insistenza di Pierino risponde: “Mah., vediamo… qual è quella sposata… forse…. quella che succhia il gelato?”. E Pierino: “Sbagliato! E’ quella che ha la fede al dito. Però il suo ragionamento mi piace!”.

Maestra: “In quale battaglia è morto l’ammiraglio Nelson?”
Pierino: “Sicuramente nell’ultima che ha combattuto…”

Maestra: “Io studio, tu studi, egli studia… Che tempo è, Pierino?”
Pierino: “è tempo perso, signora maestra!”

“Papà papà…” “Dimmi Pierino!!!” “Tutti i miei compagni, a scuola mi prendono in giro, perché dicono che io non so cosa sia un cazzo!!!!” “Pierino non ti preoccupare, vieni con me che ti faccio vedere.” “Il padre si apparta con il figlio e tirandosi giù i pantaloni, mostra e spiega a Pierino quello che vede: “Vedi Pierino questo è il PENE detto volgarmente cazzo, e ti dirò di più, anche un signor cazzo.” Pierino tutto contento, dopo aver capito, corre a scuola ed incontra i suoi compagni che gli dicono: “TU NON SAI COSE’ UN CAZZO…….TU NON SAI….!!!!!” “ALT….” (interrompe Pierino)…. “Venite tutti con me.” Pierino tirandosi giù i pantaloni, mostra le sue parti ai compagni e
dice: “Ecco questo è il cazzo…..e vi dirò di più, se fosse 15 o 20 cm più piccolo sarebbe un signor cazzo……!!!!!!”

Per fare beneficenza una famiglia ricca decide di ospitare, qualche giorno, una famiglia povera nella sua reggia. Naturalmente la famiglia meno agiata cerca di fare buona impressione su coloro che li ospita provando a rispettare le regole che il galateo impone. Il primo giorno mentre le donne sono comodamente sedute nel salotto a parlare del più e del meno entra il bambino povero e urla alla madre : “A mamma … devo andare a pisciare”. La donna rossa come un peperone si scusa vivamente con la donna ricca e accompagna il bambino in bagno. Dentro la toilette la donna spiega al bambino : “Senti Pierino, non puoi parlare in questo modo di fronte alla signora.” “E come faccio se devo pisciare ?” “.. mmm … allora vieni da me e mi dici … mammina devo fischiare!”. Grazie all’accorgimento della madre la giornata passa senza altre grosse figuracce… finché non arriva la notte ! La famiglia si divide, così il bambino va a dormire col padre (ignaro della frase che la madre aveva insegnato al bambino) e il fratellino, mentre la madre e la sorellina vanno a dormire in una camera separata. Durante la notte al bambino scappa la pipì, così sveglia il padre e gli dice : “Papà, papà, devo fischiare” “Uffa, proprio ora devi fischiare ? Non lo puoi fare domattina ?” “Ma papà devo fischiare ora !” “No… dai Pierino svegli tutti ! Non siamo a casa nostra, questa è gente ben educata !” “Ma io devo fischiare per forza” “E va bene Pierino fischiami piano nell’orecchio.”

Pierino a scuola: “Maestra, posso andare a pisciare?” Maestra: “No, Pierino, non si dice così, si dice posso andare a fare un filo di pipì?” Il giorno dopo, Pierino: “Maestra, posso andare a cag…pardon, posso andare a fare un gomitolo di merda?”

Pierino alle tre di notte si alza e corre dalla mamma dicendo: “Mamma, mamma, guarda! Il mio pisello è strano! E’ più grosso… Mamma, guarda!”. E lei: “Ma no Pierino, non c’e’ niente… dai, torna a dormire!”. La notte dopo ancora: “Mamma, mamma, guarda! C’è sicuramente qualcosa! Portami al pronto soccorso!”. E lei: “Ma no, Pierino… non è niente… dai torna a dormire!”. “Ma mamma…”. “Vai, Pierino!”. La notte dopo, un’altra volta: “Mamma, mamma, corri! E’ grosso! Ha qualcosa! Corri, andiamo al Pronto Soccorso!”. Scocciata, la mamma lo porta al pronto soccorso. Va da una infermiera e le spiega il problema. “Vieni, Pierino, che vediamo cosa si può fare…”. Dieci minuti dopo Pierino esce accompagnato dall’infermiera e la mamma gli dice: “Vedi Pierino che non era niente!”. E lui le replica: “Ma come niente! Ma se ha tirato fuori due boccate di pus!!”.

Pierino arriva a scuola con sé la gabbia del canarino. La maestra commossa: “Pierino, ma che bella sorpresa, come facevi a sapere che oggi era il mio compleanno?” E Pierino: “Non è un regalo per lei signorina, l’ho portato qui per salvarlo. Stamattina ho sentito la mia mamma dire al papà: “quando Pierino va a scuola ti mangio l’uccello!”

Pierino: “Papà che differenza c’è fra teoricamente e praticamente?” “Guarda, telo spiego con un esempio… Vai dalla mamma e chiedile se per tre milioni va col macellaio qui sotto casa.” Pierino va e torna. “La mamma ha detto di SI.” “Ah! Adesso vai dalla nonna e chiedile se per 4 milioni va col vecchietto senza denti che abita qui di fianco.” Pierino rivà e ritorna. “La nonna ha detto di SIIII!”
“Ah! Allora vai da tua sorella e chiedi se per 5 milioni va con il mongoloide in classe sua.” “Ha detto di si.” “Ah! Allora vedi Pierino noi TEORICAMENTE avremmo 12 milioni PRATICAMENTE 3 puttane.”

“Pierino, come si lavano le foche?” “Nel bodè, signora maestra.” “Pierino!!!! prima di tutto non si dice bodè..” “Se è per questo non si dice neanche foche..”

Pierino e Michela sono soli nel bosco in una limpida giornata invernale. Pierino: Michela, levati il cappotto! Si, va bene. Brava. Ora levati la gonnellina. Sì. Pierino. Ora la sottogonna. Va bene. E ora levati le mutandine perché mi serve l’elastico per aggiustare la fionda!

Pierino in classe: “Signora maestra, ho buttato della carta dalla finestra!” “Uffa quante volte te lo devo dire di non gettare roba fuori dalla finestra! Non lo fare più Pierino!!!”. Passa qualche minuto ed entra in classe un bambino tutto sanguinante, la maestra incuriosita lo guarda e chiede: “Ma tu chi sei?” E lui….”Sono Della Carta!”

Pierino va dal papà: “Papà, papà! Ti piace la frutta cotta?” “Sì, perché?” “Perché fuori c’è il frutteto in fiamme!”.

Un giorno Pierino torna a casa e chiede alla mamma: “Mamma, il nonno è un meccanico?”.
La mamma perplessa per la domanda risponde: “Certo che no!”.
E Pierino ribatte: “E allora cosa ci fa sotto l’autobus?”.

Un giorno a scuola la maestra chiama fuori Pierino e gli dice: “Oggi Pierino interrogazione su Anatomia. Elencami le parti doppie del corpo umano.” E Pierino risponde: “Abbiamo due braccia”.”Bravo, Pierino”.”Due gambe.” “Bravo, Pierino” “Due occhi.” “Bene, Pierino”. “Due orecchie.” “Bravo”. “E due UCCELLI???!!!” A questo punto la maestra stupita chiede:
“Ma come Pierino”. “Si, mio papà ha due UCCELLI.” “Impossibile, ma sei sicuro?”. “Si, ne ha uno piccolo e brutto per fare la pipì e ne ha uno lungo e duro per lavare i denti a mia madre.”

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